Cultura in presa diretta
Documentare eventi culturali non significa semplicemente “riprendere quello che succede”.
Significa entrare in sintonia con lo spazio, con i tempi, con le persone.
Soprattutto quando si parla di mostre e giornate istituzionali, dove ogni dettaglio – un gesto, una luce, uno sguardo – può raccontare più di mille parole.
Qui trovi tre progetti realizzati per i Musei Civici Urbania, in collaborazione con enti pubblici e istituzioni locali.
Mostra “Picolpasso. La forma e il segno” – 2024
Nel 2024 ho avuto l’opportunità di documentare l’inaugurazione della mostra “Picolpasso. La forma e il segno”, ospitata all’interno dei Musei Civici di Urbania.
Un progetto su commissione del Comune di Urbania, con la supervisione del Ministero della Cultura, nato per riscoprire una figura chiave della storia della ceramica italiana: Cipriano Piccolpasso.
Ho scelto di raccontare l’evento lasciando parlare le immagini, senza voce fuori campo, mantenendo il suono d’ambiente originale.
Un lavoro pensato per restituire l’atmosfera autentica dell’inaugurazione, tra opere, visitatori e dettagli silenziosi che parlano da soli.
Mostra “Federico Barocci. Il segno e l’emozione” – 2025
Questa mostra, allestita nel 2025 sempre presso i Musei Civici Urbania, è stata interamente dedicata ai disegni di Federico Barocci, maestro della luce e del gesto.
Un’esposizione intima, fatta di linee leggere, pause e profondità emotiva. Il mio ruolo è stato quello di produrre contenuti foto e video pensati per la comunicazione social, mantenendo però la coerenza visiva e l’equilibrio che la mostra richiedeva.
Un progetto realizzato su commissione del Comune di Urbania, con un approccio narrativo che mettesse al centro l’esperienza estetica, adattandola a un pubblico digitale senza snaturarla.
Giornata Internazionale dei Musei – 17 maggio 2025
Il 17 maggio 2025, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei, i Musei Civici di Urbania hanno ospitato una giornata di attività aperte a tutti: visite guidate, laboratori e percorsi pensati per coinvolgere ogni fascia d’età.
Ho raccontato l’evento con uno storytelling visivo pensato per i social, in particolare Instagram, con l’obiettivo di restituire la partecipazione reale e valorizzare quei dettagli che rendono un museo un luogo vivo e unico nel suo genere.
Niente copione, niente filtri. Solo luce naturale, attenzione e una narrazione che lascia spazio a chi guarda.
